La selezione che propongo è prettamente tradizionale, con tandas y cortinas. L’unità minima della serata dal mio punto di vista non è il singolo brano ma è la tanda. Costruisco una tanda a seconda della specifica funzione che vorrei che avesse all’interno del flusso di energia della pista, per aumentare il livello di energia, o per creare un’atmosfera più intima e rilassata. Può servire per “trascinare” i ballerini in pista, o per coccolarli dolcemente.

L’alternanza di momenti di maggiore e minore energia costituisce il flusso che cerco di guidare con la musica. Ogni pista è diversa, ogni sala ha le sue caratteristiche peculiari e ogni ambiente ha le sue preferenze e i suoi gusti. Riuscire a comprendere e a maneggiare tutte queste variabili rende possibile il successo di una serata.

Non ho un’approccio troppo intellettuale nella scelta dei brani da includere nella mia selezione: arrangiamenti raffinatissimi e sofisticati non sempre incontrano i gusti di chi balla, e devono essere proposti nel modo e nel momento in cui la pista è in grado di apprezzarne l’atmosfera, così come brani meno raffinati, ma di sicura presa, sono indispensabili per “catturare” la pista. La soddisfazione maggiore, per me, è riuscire a far apprezzare una selezione non banale, ma non do mai nulla per scontato.